top of page

Situazione odierna della pesca locale


Progetto "Giornalismo" - Liceo Scientifico "E. Fermi"  Sant'Agata Militello  (ME)

Durante la visita al porto di Sant’agata di Militello ha attirato la nostra attenzione un peschereccio con un particolare macchinario montato sulla poppa: una gru. Il proprietario, signor Calogero Corrao, ci ha spiegato l’utilità di questo macchinario montato in verricello a "V" nella poppa dell'imbarcazione, chiamato "Bico" che serve per effettuare un particolare tipo di pesca: la pesca al cianciolo.

Il ciancialo, così è denominata non solo l'imbarcazione ma proprio il tipo di rete, semplice con una parte in sughero detta "Summu" ed una parte di piombo detta "Chiummu" ; la rete è tenuta a galla attraverso una cima detta Stazza su cui sono distribuiti "gli anelli" che servono per fare raccogliere la rete e per collegare questa alla cima di "salpartua" e alla parte di "summu" (galleggiante).

Quest’ultima, diffusa nell’ Italia meridionale, praticata nel mese di marzo e di ottobre, viene effettuata attraverso l’uso di fari luminosi, durante le notti senza luna, così da attrarre i pesci.

Il signor Corrao ha poi aggiunto che il suo peschereccio è l’unico nella zona a praticare questo tipo di pesca. Egli ha mostrato il suo dissenso verso le leggi comunitarie che limitano il periodo di pesca, ma soprattutto la suddivisione delle “quote pesca” spesso possedute dai grandi pescherecci che non permettono ai pescatori locali di competere con i grandi pescherecci che possiedono l’egemonia della pesca al cianciolo.

Per risolvere questo problema il signor Corrao ci ha proposto un’equa redistribuzione delle quote che equipari i “grandi” e i “piccoli” pescatori, per permettere alle marinerie locali di sopravvivere.


Riccardo Savio - Elisa Zheng - Daniele Spanò - Federica Spirito




Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Google+ Basic Square
  • YouTube Social  Icon
bottom of page