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Incontro con l'esperto "Project Manager" dott. Vincenzo Cordone

  • Progetto "Opencoesione" - Liceo
  • 8 feb 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


Presso l’Aula magna del Liceo “Sciascia Fermi”, l’esperto project manager Vincenzo Cordone ha presieduto una conferenza sull’argomento fondi dell’Unione Europea.

I fondi Europei sono il principale mezzo finanziario con cui l’UE persegue il fine di integrazione economica e sociale dei paesi membri, con i quali possono essere amministrati dalla commissione Europea stessa o dai paesi membri. Il periodo di interesse per i fondi ha una scadenza che va rinnovata ogni sette anni (per esempio, il periodo corrente va dal 2014 al 2020). Il bilancio dell’Unione Europea è finanziato il larga misura dalle “risorse proprie” che hanno tre fonti principali:

  • dazi doganali sulle importazioni provenienti dai Paesi extraeuropei;

  • imposta garantita dall’IVA;

  • contributi di ogni Stato membro, direttamente proporzionali alle quote di reddito nazionale lordo (RNL).

Tali fondi vengono utilizzati per il sostentamento economico e sociale dei Paesi membri.

Essi si suddividono in tre tipologie:

  • FESR (Fondo Economico Sviluppo Regionale) di natura strutturale;

  • FSE (Fondo Sociale Europeo) di natura immateriale (lavoro, scambi interculturali);

  • FEP (Fondo Europeo Pesca).

Le risorse devono essere programmate e impiegate secondo un criterio Europeo deciso da rappresentanti dei Paesi membri nell’Accordo di Partenariato. I fronti più importanti per i quali ultimamente vengono investiti i fondi sono i seguenti:

  • la digitalizzazione, ovvero l’alfabetizzazione informatica e l’abolizione del materiale cartaceo nelle scuole e nelle pubbliche amministrazioni;

  • ricerca e innovazione, per consentire uno sbocco adeguato nel mondo del lavoro;

  • energia (consumo) e impresa.

All’interno di ogni Stato membro dell’Unione Europea si articolano diversi livelli di distribuzione dei fondi. Per esempio, in Italia, troviamo tre livelli:

  • Piemonte, Veneto e Lombardia primo livello (quello meno bisognoso, quindi meno sostentato);

  • Molise, Basilicata, Umbria… nel livello intermedio;

  • Sicilia, Campania, Puglia e Calabria nel terzo livello, ovvero le quattro regioni che rientrano nell’obiettivo convergenza.

Capire come spendere nel modo migliore questi sostentamenti economici è una delle problematiche principali dei Paesi membri e la cattiva gestione delle risorse è causa, spesso, del malfunzionamento di una regione.

Al giorno d’oggi, principalmente nelle regioni ad “obiettivo convergenza”, questi fondi vengono usati in maniera impropria e “sprecati” con conseguente danno della collettività.


Viviana Sidoti - Maria Rausa - Fenisia T. Di Pani - Ciancio Monica - Antonino Portera.



 
 
 

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